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Nasce il TEAM CORSIDIGUIDA.IT nel campionato italiano Formula Promotion

Comunicato stampa del 17/04/2012

F.Promotion a Imola

PartenzaFPromotionb.jpgTutto pronto per il 2° appuntamento stagionale della Formula Promotion Racing Free il 28-29/04 p.v. sullo storico Autodromo “Enzo e Dino Ferrari di Imola”, dove tutti i protagonisti della 1^ gara a Misano si presenteranno più che mai agguerriti.
Bassi ha risolto il problema alla pompa della benzina subito a Misano, Spadini non avrà più “metà gas”, Galluzzi monterà nuovi prigionieri e lotterà fino all’ultimo giro, Moriggia sarà ancora più in forma, Marcon avrà la carburazione ok.
Cusi e Neri (protagonisti della volata finale di Misano conclusa per 5/1.000”) dovranno sudare non poco per mantenere il primato in classifica, anche perché arriveranno altri sicuri pretendenti alla vittoria come Matilde La Guardia con la Predator’s del Team GDM Campione 2011 ed il nuovo Team Corsidiguida.it che schiera il velocissimo 20enne Alberto Ticchi con la Predator’s PC010 ed Alessandro Micchetti che con la PC008 punta al Trofeo Predator’s Flavio Di Bari.
Anche Domenico Parrotta, capoclassifica del Trofeo Predator’s Flavio Di Bari, dovrà quindi faticare per mantenere il suo primato, dovendosela vedere inoltre con Andrea Cusi in cerca di riscatto, Elio Borrelli e Giulio Amati.

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ALEX DE ANGELIS: IL SIGNORE DI PHILLIP ISLAND

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Dopo la vittoria dello scorso anno, Alex ha bissato il successo sulla pista australiana: è lui il re incontrastato, su Moto2, di Phillip Island. Gara tatticamente perfetta, dietro il leader Bradl, staccando così il grosso del gruppo, per poi far prevalere la classe e la determinazione da vero campione negli ultimi due giri. Un brivido durante il rude contatto con il tedesco, ma con un po’ di fortuna, ha potuto tagliare il traguardo in splendida solitudine. Alex De Angelis, un campione, un talento cristallino che ci onoriamo di avere tra le fila di Corsidiguida.it !

M.B.

VIDEO ESCLUSIVO A CORSIDIGUIDA.IT: Roberto Locatelli cerca il tempo sul giro a Castelletto di Branduzzo con la Honda CRF 150

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Roberto Locatelli con l’Harley a Corsidiguida.it

 

La pista è deserta. 

I motori, stressati dopo una mattinata intensa di corso a Castelletto di Branduzzo, si lasciano raffreddare.Tutti cercano refrigerio all’ombra dei gazebo vicino al bar del circuito. Magari addentando un panino per recuperare un po’ di forze, per poter poi ricominciare la splendida avventura pomeridiana con Corsidiguida.it.

Tutti.

O quasi.

Roberto Locatelli manca all’appello, ha deciso di voler battere il record con il supermotard dell’Honda, il CRF 150 4 tempi. Si tolgono le termocoperte e via: la pista è tutta del Loca.

Giro dopo giro l’ex campione del mondo 125 prende confidenza col mezzo, e non vuole più uscire. Ci ha preso gusto, si diverte come un ragazzino.

Quello che spinge un professionista di quasi 40 anni, ormai avezzo sia alle piste che alle due ruote di tutti i generi a cercare un tempo limite con quel piccolo supermotard, può essere riassunto in una sola parola: passione.

La stessa che anima tutti noi quando mettiamo il casco e saliamo sulla nostra amata moto. La stessa che anima gli splendidi eventi di Corsidiguida.it!

Come? Volete sapere se il Loca ha battuto il record? Voi che ne dite?

Massimo Bracchi

Si tolgono le termocoperte alla CRF: il Loca fa conoscenza con la piccola Honda

Locatelli impegnato con la CRF a cercare il tempo sul giro

 

CORSIDIGUIDA.IT FA MOLTO BENE A SIMONE CORSI, TERZO SUL CIRCUITO DI ARAGON- ALEX DE ANGELIS OTTIMO QUARTO

Simone Corsi con la Kawasaki Z750 R durante il nostro corso del 12 u.s.

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Altro podio per Simone Corsi nel mondiale Moto2 dopo una “cura” quale istruttore in una delle nostre intense giornate di Corsidiguida.it . Molto opportunamente il nostro presidente, Alessandro Micchetti, lo ha fatto notare: due volte con noi e per due volte sul podio, la tradizione positiva continua!

 

Simone Corsi in azione al Motorland Aragon

motogp.com

 

Oggi, Simone, in grande forma e con una FTR finalmente all’altezza della situazione, ha dimostrato, almeno fino a che Marquez (imprendibile su questo cicuito) non ha deciso di salutare la compagnia per andare a vincere il gran premio di casa, di potersi giocare la vittoria sul nuovissimo circuito spagnolo di Aragon. Solo un volitivo, ma non estremamente competitivo Alex De Angelis, a cui va un grande plauso per aver portato la sua Motobi al quarto posto in questa combattutissima gara, ha impedito al nostro portacolori di agganciarsi a Iannone, in leggero calo sul finale, per potersi giocare al meglio il secondo gradino del podio.

I complimenti di tutto il nostro staff per il bel risultato ottenuto da Simone Corsi: ti aspettiamo ancora tra noi per i prossimi appuntamenti con Corsidiguida.it!

 

Alex De Angelis vola verso il quarto posto sul circuito spagnolo di Aragon

motogp.com

 

SCOOP IN ESCLUSIVA DI CORSIDIGUIDA.IT: L’INGEGNERE DEL TEAM DUCATI DI VALENTINO ROSSI CI PARLA DEL FUTURO (E NON SOLO) DELLA ROSSA IN MOTOGP.

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 L’ing Mitolo dribbla abilmente le “tendenziose” domande del nostro Max Temporali

 

L’ing. Luigi Mitolo, Responsabile Affidabilità Pista MotoGP per il Team Ducati, ha rilasciato un’intervista a Corsidiguida.it in merito alle problematiche e al metodo di lavoro all’interno del team Ducati di Valentino Rossi. Luigi Mitolo, sostituendo degnamente Carlo Luzzi, impegnato con Honda HRC in importanti test prima di Aragon, ha affrontato una giornata di corso presso di noi, comunicando ad allievi attenti e desiderosi di imparare, preziosissime nozioni in merito alla tecnica motociclistica.

 

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L’ing.Mitolo, in piedi a sinistra, durante un momento del nostro corso

 

A telecamere spente, ma con la nostra (del blog)  ancora accesa, Mitolo ci ha fatto comunque intuire, pur con grande professionalità e correttezza “aziendale”, che le forze profuse all’interno di Ducati in Motogp si muovono in varie direzioni, con metodi di lavoro che prendono diverse strade non sempre coincidenti… Lì, probabilmente, sta la chiave del ritardo prestazionale delle rosse in questo momento. Un grande lavoro da parte di tutti, ma l’inserimento del metodo “Burgess” in un’azienda comunque improntata ad un’ortodossia scientifica aperta a pochi compromessi, stenta a decollare. Restano, comunque, aldilà delle parole, i risultati, che assolutamente dovranno venire, viste le forze scese in campo. Noi, fiduciosi, aspettiamo.

A breve pubblicheremo il video completo dell’intervista. Stay tuned…

Massimo Bracchi

 

SIMONE CORSI prova in esclusiva per CORSIDIGUIDA.IT le formula Predator

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Durante una pausa dalla sua attività di istruttore di guida, il nostro Simone decide di compiere alcuni giri con la Predator di Corsidiguida.it, dimostrando una grande capacità e attitudine alla guida veloce anche con le quattro ruote scoperte. Simone è stato favorevolmente impressionato dalle prestazioni e dalla guida impegnativa ma fortemente appagante della nostra auto: sarà la nascita di una nuova passione motoristica?

Simone Corsi con Paolo Blora a Corsidiguida.it

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Amenità a parte, Simone Corsi ha svolto il proprio compito di istruttore di pista con la consueta professionalità e competenza, assistito, per l’occasione, da un Paolo Blora, indimenticato pilota SBK per la Polizia di Stato e attuale preparatore sportivo di Simone. Lo stesso Blora ha affermato e ribadito, se ancora ce ne fosse bisogno, il talento indiscutibile di Simone Corsi, che ha assolutamente bisogno, in moto2, di un mezzo che gli consenta di teminare le gare al meglio, evitando quel calo prestazionale, attualmente presente da metà gara in poi, che sta penalizzando il nostro pilota.

Massimo Bracchi

 

Gruppo di famiglia in un… interno.

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Si dice spesso: visto da dentro, all’interno di. Ebbene, nel caso dei commentatori televisivi, è proprio il caso di dirlo. E qui vi racconto perché. Siamo stati ospiti, durante le prove libere del venerdì, a Misano, dello staff di Mediaset Premium. Arrivato prestissimo (rigorosamente in moto) davanti i cancelli del paddock del Santamonica, a Misano Adriatico, e posteggiata moto, tuta  e casco grazie all’ospitalità dei simpatici residenti  attorno il circuito, maglietta “ufficiale” Corsidiguida.it, pass consegnato dall’amico Temporali,  e via, operativi all’interno di quel Continental Circus che piace tanto a tutti gli appassionati di motociclismo. Un saluto all’amico Carlo Luzzi, impegnatissimo nel box di Stoner: “sono stanchissimo, siamo partiti da Indianapolis ed eccoci qui, senza passare un attimo a casa”. Grande lavoro, al box Honda di Stoner, porte chiuse, quasi secretate, e Lui, l’australiano di ghiaccio, entra e esce velocemente, preceduto dalla moglie Adriana, che regala un sorriso ai tifosi in spasmodica attesa di un cenno del campione. Casey, concentratissimo, come una meteora entra e esce dal box senza alzare lo sguardo.

Mi sposto sul prato, in modo da vedere la curva del Carro, e la staccata alla curva del Tramonto. Le Ducati,  tutte, Pramac comprese (a proposito: ciao Capirex, sarai sempre nei nostri cuori!), sembra vogliano spaccare il mondo… ma le Honda filano via lisce, inesorabili come le Catana… inseguite dalle blu Yamaha di Spies e di Lorenzo. Il sole picchia forte. Rientro. Anzi, vado a trovare il buon Max Temporali, che sta allo stretto, in cabina, ma almeno lì c’è l’aria condizionata. Saluto e mi presento agli amici dell’hospitality Mediaset: Meda, il Reggio, Paolone e Porta. Mi appiccicano un “TV” sul pass e procedo deciso verso la cabina commentatori. Entro in punta di piedi e mi siedo accanto a Max  e a Giulio Rangheri, rispettivamente commentatore tecnico e speaker di Mediaset Premium: è bello e rassicurante sentire le voci dei commentatori con davanti i tempi in diretta. Con i vari monitor a disposizione non sfugge niente, vedo da varie angolazioni il nuvolone di fumo dalla Suzuki di Bautista, si rende partecipi gli spettatori davanti la tv di tutto quanto accade nel magico momento dei giri in pista dei campioni della MotoGP. Entra un ospite, ne parlerò in un successivo articolo, filmo e scatto qualche foto.

Visto da dentro, all’interno. Curiosamente, anche se, oggettivamente, in questo spazio ristretto, si vive l’evento in modo quasi virtuale, da remoto, quasi si fosse in un’altra parte del mondo e non a pochi passi dalla curva Misano, ti sembra, al contrario, di viverla solo qui, la realtà della gara. Con nella testa ancora quel paradosso, saluto Max e Giulio ed esco velocemente, vado verso il motorhome Ducati. Vale deve uscire, la folla è tanta, davanti  il motorhome con le insegne del 46, ed è tutta per lui, agli altri, restano le briciole, poco più. Le famigliole, papà, mamma e bimbi  tutti in tinta rosso-giallo con i gadget firmati 46 mi fanno tenerezza. Ti accorgi che quando si dice che buona parte del pubblico non va a vedere le gare ma Valentino Rossi, qualcosa di vero c’è. Il potere mediatico di quel numero magico è ancora forte, e tira molto.

Ancora un po’ tra i nostri beniamini, si saluta l’ultimo (ma solo per questione di tempi in gara): un simpatico Tony Elias claudicante che si trascina dietro una stangona con il pompon bianco e le orecchie da coniglio nere…almeno lui si ferma a salutare e a scambiare due chiacchere prima dei giri pomeridiani.

Mi siedo nella tribuna  proprio davanti l’entrata dei box. Da lì si vede l’uscita della curva Misano con tutte le 800 che impennano prima di percorrere il breve rettilineo del traguardo. Uno spettacolo.

Mi perdo ancora nei motorhome e nelle hospitality. Enormi baracconi, bellissimi e impossibili… saluto la compagnia e un Frankie Chili incontrato fortunosamente: “ormai sono fuori dall’ambiente del motomondiale, mi fa un po’ strano girare nel paddock…”.

Esco. Nella testa rumori, colori, visi conosciuti e meno, una grande emozione nel cuore, e la voglia di tornare. Come un mal d’africa.

Massimo Bracchi

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INDIANAPOLIS 2011: IL GIORNO PIU LUNGO

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Tutto si poteva ipotizzare.

Certamente che Stoner se ne andasse indisturbato imboccando decisamente quel viale del trionfo che ormai (in piena derapata, peraltro) sta percorrendo dall’inizio stagione.

Certamente che la crisi Ducati-Valentino si sarebbe palesata ancora di più.

Trascinando con sè lo stuolo di Ducati private.

Certamente che la Yamaha, con Lorenzo e Spies, rendendo l’anima (e vendendola, ove possibile) al diavolo, sarebbe stata l’unica “non-Honda” a lottare per la testa della corsa.

Ma che ci mettesse lo zampino la crisi delle gomme, per complicare ancora di più un giorno già complicato in partenza, nessuno l’avrebbe voluto.

Non il povero Simoncelli, in attesa di una firma importante per il 2012, ma nemmeno Hayden, davanti il pubblico di casa, con una Ducati che sembrava decisamente “in palla”.

E poi Simone Corsi, in Moto2, partito per vincere, finalmente, una bella gara, e Iannone,  e De Angelis

Oggi: 28 agosto 2011. Gran premio di Indianapolis, U.S.A..

Il giorno più lungo.

Massimo Bracchi

SIMONE CORSI: QUASI POLE!

Parafrasando una celebre frase del non dimenticato Nicolò Carosio, storico cronista del pallone, si può certamente dire che Simone ha fatto veramente una “quasi pole” sul circuito di Indianapolis. Miglior tempo praticamente da subito, ha aspettato gli ultimi minuti per difendere la propria leadership, minacciata dal campioncino spagnolo Marc Marquez, in grande forma sul difficile e scivoloso circuito statunitense. Purtroppo la scelta non si è rivelata azzeccata, o meglio, un pelo di sfortuna ( due-tre curve dietro allo spagnolo Torres, non certo un fulmine di guerra) ha leggermente attardato il nostro pilota nell’ultimo giro utile, prima della bandiera a scacchi, permettendo così, allo spagnolo, di ottenere una pole agguantata sul filo dei millesimi. Tutto comunque fa ben sperare per la gara di domani, Marquez e Iannone permettendo, visto che Bradl, almeno oggi,  sembra caduto in piena crisi, mentre il nostro Alex De Angelis è apparso leggermente sottotono, aggrappato ad una, peraltro più che dignitosa, decima posizione sulla griglia.

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IL TEMPO DELLE RIVINCITE

Archiviato… insomma, passato, finito, il gran premio della Repubblica Ceca, ed ecco, subito, si fanno alcuni bilanci. E noi non facciamo eccezione, perché sicuramente, oggi, è più che mai il tempo delle rivincite.

Rivincita della Casa dall’Ala dorata. Che ha saputo risollevarsi da una crisi di astinenza da campione del mondo compiendo scelte oculate e vincenti. Non parlo solo di piloti, naturalmente. Le corse si vincono anche dai box, giusto Carlo? (ing. Carlo Luzzi, team Honda HRC n.d.r.)

Rivincita del campione australiano, che ha saputo cancellare definitivamente le troppe ombre che avevano, con estrema facilità, gettato su di lui frettolosi giornalisti e tifosi che saltano solo sul carro del vincitore del momento (gli stessi, forse, che oggi lo idolatrano).

Rivincita di chi ha creduto nella formula della moto2. Puntando, ottimisticamente,  sul bicchiere mezzo pieno, e vincendo su tutta la linea. Spettacolo compreso.

Rivincita… del nostro Sic. Oggi più che mai Super, che vuol far vedere che non è così…  inguaribilmente disattento e irruente, anche a costo di bussare sul codone dell’avversario prima di superarlo.

E la Ducati?

Questione di fortuna, e  la fortuna è…Ceca!

Carlo Luzzi seminascosto alle spalle di Stoner prima della partenza            Sempre il nostro Carlo durante un’intervista condotta da Max Temporali27+casey+stoner,+motogp_2_original.jpgDSC00047.JPG

 

 

 

 

 

 

Ma voltiamo pagina, e parliamo dei nostri “pupilli”, ovvero dei nostri due istruttori di punta in Corsidiguida.it .

Noi l’avevamo già scritto. Alex De Angelis l’ha detto chiaramente: la Motobi difetta di motore. Comunque il nostro Alex ha prodotto una gara splendida e aggressiva, vendendo cara la pelle, per così dire, ai rampanti ( ai limiti della correttezza, alle volte) protagonisti della moto2, Superiannone in testa. Un podio negato per poco. Ma un terzo posto in classifica generale che fa ben sperare per il futuro del simpatico Alex.

Nono posto nella gara di Brno, e quinto posto (con lo stesso punteggio di Iannone, quarto) in classifica, per il sempre coriaceo e veloce Simone Corsi, che dimostra, una volta di più, di essere il pilota di riferimento per il team IodaRacing.

Forza ragazzi! Da parte nostra vi aspettiamo ansiosi ai nostri corsi che inizieranno a settembre, carichi, motivati e con tante esperienze ed emozioni da raccontare.

Massimo Bracchi

             Alex De angelis in bagarre con Marquez e Luthi                                                                Simone Corsi in un’immagine di repertorio        

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