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SICUREZZA IN MOTO: L’AIRBAG… ADDOSSO

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In Corsidiguida.it, come è giusto che sia, si guarda soprattutto alla sicurezza. Sicurezza attiva con i nostri istruttori in pista o tra i birilli, passiva con le lezioni teoriche che parlano di casco, tute di pelle, guanti, stivali e paraschiena. Paraschiena, un prodotto che viene usato sempre di più, perchè oltre alla nostra testa, c’è altro, come la colonna vertebrale, che deve essere protetta il più possibile. Oggi parliamo di una soluzione che esiste ormai da alcuni anni, ma che solo in tempi recenti viene ad essere al centro delle nuove soluzioni per aumentare la sicurezza passiva durante la guida della moto: L’AIRBAG. Nel mondo automobilistico è una realtà ormai acquisita e dalla quale nessuno può ormai prescindere nell’acquisto di una autovettura, tanto che gli indici di mortalità (tocchiamo sempre ferro, ma parliamone) sono fortemente diminuiti. Non così nelle moto. Tanto che le case da sempre impegnate nel delicato e difficile settore della sicurezza in moto, hanno deciso di dare una svolta decisa a questa perniciosa tendenza, proponendo valide soluzioni in campo sicurezza passiva , come quella vista durante il corso del 28 maggio scorso a Corsidiguida.it.

La soluzione testata e provata per noi dal nostro istruttore: Niccolò Rosso, è leggermente datata, perchè propone un dispositivo meccanico per l’attivazione del gonfiaggio dell’airbag, ma comunque molto interessante per verificare sul campo l’efficienza del dispositivo medesimo.

Ho filmato per voi la prova del nostro pilota che si è simpaticamente sottoposto ad una serie di “esperimenti” poco ortodossi ma sicuramenti efficaci per dimostrare il livello di protezione di un dispositivo di airbag nei confronti della nostra preziosissima schiena.

Come si scrive di solito in questi casi: NON PROVATE A RIPETERE DA SOLI QUESTI ESPERIMENTI, i nostri “attori” sono tutti professionisti del settore, in esclusiva per Corsidiguida.it.

WEB REPORTER: Massimo Bracchi

 Niccolò Rosso – pilota C.I.V. STOCK 1000 – prova, con sprezzo del pericolo, l’airbag per motociclisti

 

VISTE A CORSIDIGUIDA.IT: LA YAMAHA RD 500 LC

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Non è raro che durante gli eventi di Corsidiguida.it, ci siano corsiti che, al posto delle “solite” prestazionali superport o validissime naked, si presentino con alcuni “ferri” che, oggi, riesce ormai difficile vedere in strada. Spesso sono moto che hanno fatto la storia del motociclismo sportivo e non, e che non tutti hanno avuto la fortuna di vedere in azione, perchè (il tempo passa sempre inesorabile) nate 20 o 30 anni fa.

E’ il caso di questa bella Yamaha RD500LC, che rappresenta benissimo un’epoca, i primi anni ’80, caratterizzata dai “marziani” statunitensi (Kenny Roberts tra tutti) sbarcati nel continental circus che avrebbero poi monopolizzato la classe regina dell’epoca: la 500 gp due tempi. Sembra sia passato un secolo. E si vede, anzi, si sente, perchè ormai il rumore dei due tempi ha assunto lo stesso valore mitico del canto delle sirene…

E una sirena è questa RD 500, una sirena che ha ammaliato chi, come me, ha un ricordo indelebile di quel sibilo che per molti rappresentava il futuro delle competizioni.

Non voglio dilungarmi su quello che è stato, per tanti, un sogno irraggiungibile (costava nel 1984 L. 9.815.000, una bella cifra, credetemi), ma vi voglio comunque fornire alcuni dati ufficiali dell’epoca:

il motore, racchiuso in un bel telaio a doppia culla (peccato fosse in acciaio e non in alluminio, come era stato presentato in giappone un anno prima) aveva queste caratteristiche:

Due tempi, quattro cilindri a V longitudinali di 50 gradi, raffreddato a Iiquido con valvola termostatica ed elettroventola. Alesaggio e corsa mm 56.4 x 50; cilindrata totale 499 cc. Rapporto di compressione 6.6:1, potenza max. 88 cavalli a 9.500 gin’; coppia max. 6.8 kmg a 8.500 giri. Cilindri superiori a cinque travasi, inferiori a quattro travasi. Ammissione lamellare mista (superiore nei cilindri, inferiore nel carter), scarico controllato da sistema YPVS comandato elettronicamente. Quattro carburatori Mikuni da 26 mm. Contralbero di smorzamento vibrazioni. Lubrificazione automatica separata tipo Autolube; lubrificazione cambio tramite pompa trocoidale. Accensione elettronica a scarica capacitiva (CDI). Avviamento a pedivella sul lato destro.

Dati interessanti? Sicuramente si, come interessante era la sospensione posteriore (posta sotto il motore): monocross progressiva, con cinque posizioni di precario molla e sette di freno idraulico. Il peso? circa 200 Kg. a secco, non proprio una libellula.

Mi fermo qui, perchè tante sono le cose che vorrei scrivere su questa Yamaha RD 500, ma andrei fuori tema.

Invece voglio riportare l’attenzione su questo bel valore aggiunto degli eventi Corsidiguida.it: tra le varie moto che vengono portate a Castelletto di Branduzzo ce ne sono sempre alcune che vale la pena  osservare da vicino, perchè difficilmente le vedremo circolare su strade aperte al traffico. E a queste moto sarà dedicato uno spazio particolare sul blog. Coraggio quindi, chi ha in garage una sportiva “mitica” è invitato a sfidare i nostri campioni nelle giornate di Corsidiguida.it, vi aspettiamo!

WEB REPORTER: Massimo Bracchi

 

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Le ultime raccomandazioni di Alex prima di entrare                           La RD 500 “all’inseguimento” di Alex De Angelis

 

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 Un breve briefing per confrontarsi con l’istruttore                      Il nostro corsista in azione con la Yamaha RD 500

LE VIDEO-INTERVISTE: ALEX DE ANGELIS ISTRUTTORE NEL MASTER RIDERS DI CORSIDIGUIDA.IT

Dopo il nostro appuntamento, il primo del 2012, in Corsidiguida.it sul circuito di Castelletto, nel quale ha dato l’ennesima prova di professionalità e competenza quale istruttore nel corso avanzato/pro, Alex De Angelis ha affrontato con la dovuta serenità e concentrazione l’appuntamento mondiale della categoria MOTO2 sul circuito di Le Mans. Il nostro campione, con caparbietà ed intelligenza, è riuscito a trovare il bandolo della matassa per risolvere il problema che affliggeva da un po’ di tempo la sua Suter, rivoluzionando l’assetto della moto, caricandola completamente sul posteriore, così da riuscire, negli ultimi scampoli delle prove ufficiali francesi, ad agguantare un settimo posto che gli permetterà di partire domani dalla terza fila.

Ma facciamo un passo indietro e torniamo alla giornata del 14 u.s. dove De Angelis è stato impegnato nel programma di guida sportiva 2012 di Corsidiguida.it :

nella videointervista, il nostro Alex ci parla dellle proprie aspettative in questo mondiale Moto2, esternando un fiducioso ottimismo per quanto riguarda le possibilità di miglioramento con il Team NGM Mobile Forward Racing.

 

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Alex De Angelis impegnato nel corso Master Riders con la tuta ufficiale del Team NGM

 

La moto affidata al campione sammarinese per svolgere con la dovuta perizia il corso Master Riders è stata una Ducati Streetfighter 848, una naked sportiva ottima per girare in una pista come quella di Castelletto di Branduzzo, esuberante nella cavalleria ma rigorosa nell’assetto: un punto di riferimento per gli amanti delle piste guidate.

IL VIDEO COMPLETO DELL’INTERVISTA 

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Ancora Alex impegnato in curva con la Ducati 848 streetfighter

 

WEB REPORTER: Massimo Bracchi 

 

CORSIDIGUIDA.IT – LE VIDEOINTERVISTE: L’ASSETTO DINAMICO DELLA MOTO VISTO E ANALIZZATO DA CARLO LUZZI, INGEGNERE DI PISTA HONDA HRC DI CASEY STONER CAMPIONE DEL MONDO MOTOGP

In attesa dell’evento del 14 maggio 2012, di  Corsidiguida.it, che si annuncia ricco di sorprese e novità (ne parleremo diffusamente nei prossimi articoli). Vi ripropongo una interessante intervista, effettuata nel 2011, a Carlo Luzzi, ingegnere di pista in forza al Team Honda ufficiale HRC, che attualmente lavora a stretto contatto con Casey Stoner, dopo aver contribuito alla conquista del titolo mondiale, nell’anno appena trascorso, da parte del binomio australiano-giapponese.

Questi i passaggi salienti dell’intervista che potete vedere e sentire nel filmato da me realizzato (perdonate quindi quel po’ di improvvisazione che però fa tanto diretta tv) durante un incontro organizzato in collaborazione con il sito Real Bikes (la voce dell’intervistatore è del blogger Massimo Miliani).

L’argomento trattato è la regolazione delle sospensioni nelle moto sportive, con alcune interessanti considerazioni in merito al comportamento dinamico della motocicletta, argomento solitamente poco trattato  nei forum e negli articoli giornalistici perchè molto specifico e ostico alla maggior parte degli utenti della strada, ma non per questo meno importante di altri per ottenere il risultato di una guida sicura e redditizia in pista.

Per chi vorrà comunque approfondire l’argomento, verranno in seguito pubblicati una serie di articoli tecnici con l’ausilio di esperti del settore, collaboratori, come sempre,di Corsidiguida.it.

Massimo Bracchi

SCRIVONO DI NOI: il debutto in pista con Corsidiguida.it nella rubrica I RACCONTI di MOTO.IT

Il primo contatto con una pista “vera” è sempre emozionante. Se poi questa emozione viene arricchita da un menù entusiasmante come quello realizzato dagli eventi di Corsidiguida.it, diventa qualcosa di indimenticabile. Il coronamento dei sogni, magari inconfessati da tempo, di tanti motociclisti.

Un invito quindi a leggere le appassionanti e appassionate parole che compongono il racconto pubblicato dalla rivista online Moto.it, una delle più serie ed autorevoli del web. Con l’augurio che ciascuno di voi possa vivere insieme a noi le grandi emozioni così ben descritte dall’autore Marco Marangoni al quale è dedicata la foto in azione sul circuito di Castelletto di Branduzzo.

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Per chi volesse leggere il racconto completo, ecco il link dell’articolo:

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Massimo Bracchi 

STAGIONE CORSIDIGUIDA.IT MOTO E AUTO 2012: tempo freddo ma cuore caldo, la passione non si ferma!

Febbraio 2012. Sarà ricordato come uno degli inverni più freddi in Italia. Ma febbraio è sempre e comunque il mese degli innamorati. E degli appassionati, dunque, per il mondo dei motori.

Corsidiguida.it offre agli “innamorati” una splendida occasione per regalare e regalarsi un sogno destinato a concretizzarsi sulla pista di Castelletto di Branduzzo.

Intanto godetevi due bellissimi video che vi faranno entrare, seppur virtualmente, nel mondo Corsidiguida.it. Il primo dedicato alle moto e il secondo alle auto.

Emozionante, vero? A questo punto vediamo le offerte del mese:

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Bene, non mi resta che salutarvi e dare a tutti un arrivederci in pista per un pieno di adrenalina e passione: a presto con i fantastici eventi di Corsidiguida.it!

Massimo Bracchi

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Corsidiguida.it presenta la nuova stagione 2012

Archiviata con successo la stagione 2011, il team di Corsidiguida.it è già al lavoro per organizzare gli eventi per il 2012.

La neonata sezione AUTO, visti i risultati incoraggianti del 2011, si è definitivamente consolidata, contando sull’apporto di team e collaboratori altamente professionali, mentre all’interno della sezione MOTO, forte di un’esperienza altamente positiva verificata in pista, viene confermata la presenza dei campioni ed istruttori già impegnati nell’anno che sta per finire.

Tutto questo senza dimenticare quel valore aggiunto che caratterizza gli eventi di Corsidiguida.it, vale a dire la sicurezza di guida sulle strade di tutti i giorni, ottenuta personalizzando il corso in base alle caratteristiche ed esperienza della persona e non viceversa.

Naturalmente, ferme restando le attività di base che troverete meglio specificate nella presentazione contenuta nel file PDF  che potete scaricare all’interno di questo articolo, le sorprese e novità, nel corso del 2012 non si faranno attendere e saranno, come al solito, numerose e stimolanti, arricchendo così un programma già nutrito e completo.

Un augurio a tutti e un arrivederci nel 2012 in compagnia del team di Corsidiguida.it!

Massimo Bracchi

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SCARICA IL FILE PDF con gli ultimi aggiornamenti 2,43 MB 

 

 

Il test su pista di Corsidiguida.it : SIMONE CORSI prova la KAWASAKI Z750 R

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La Kawasaki Z750R è una naked sportiva che molti utenti della strada non disdegnano portare in pista, viste le doti prestazionali della verdona giapponese, e nella configurazione R sembra invogliare ancora di più il motociclista sportivo a passare qualche fine settimana tra i cordoli, piuttosto che rischiare su strada aperta al traffico, per gustare appieno le performance della quattrocilindri giapponese.

Ma come va, veramente, la Kawasaki Z750R in pista? Lo abbiamo chiesto a Simone Corsi, che, approfittando di una pausa del mondiale Moto2 si è fatto volentieri coinvolgere in quella che è risultata essere una vera e propria prova su pista, commentata, come sempre, dal nostro Max Temporali.

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Aggiungo a questo che l’emittente Telenova, con Franco Bobbiese, ha provveduto a filmare e montare un bel servizio che, gentilmente, ha fornito a tutti i lettori del Blog Corsidiguida.it e che trovate in questo articolo, dove potrete vedere il nostro Simone Corsi girare in pista a Castelletto di Branduzzo ed ascoltare dal vivo le impressioni di guida del nostro “tester” d’eccezione, buona visione!

Massimo Bracchi

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Gruppo di famiglia in un… interno.

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Si dice spesso: visto da dentro, all’interno di. Ebbene, nel caso dei commentatori televisivi, è proprio il caso di dirlo. E qui vi racconto perché. Siamo stati ospiti, durante le prove libere del venerdì, a Misano, dello staff di Mediaset Premium. Arrivato prestissimo (rigorosamente in moto) davanti i cancelli del paddock del Santamonica, a Misano Adriatico, e posteggiata moto, tuta  e casco grazie all’ospitalità dei simpatici residenti  attorno il circuito, maglietta “ufficiale” Corsidiguida.it, pass consegnato dall’amico Temporali,  e via, operativi all’interno di quel Continental Circus che piace tanto a tutti gli appassionati di motociclismo. Un saluto all’amico Carlo Luzzi, impegnatissimo nel box di Stoner: “sono stanchissimo, siamo partiti da Indianapolis ed eccoci qui, senza passare un attimo a casa”. Grande lavoro, al box Honda di Stoner, porte chiuse, quasi secretate, e Lui, l’australiano di ghiaccio, entra e esce velocemente, preceduto dalla moglie Adriana, che regala un sorriso ai tifosi in spasmodica attesa di un cenno del campione. Casey, concentratissimo, come una meteora entra e esce dal box senza alzare lo sguardo.

Mi sposto sul prato, in modo da vedere la curva del Carro, e la staccata alla curva del Tramonto. Le Ducati,  tutte, Pramac comprese (a proposito: ciao Capirex, sarai sempre nei nostri cuori!), sembra vogliano spaccare il mondo… ma le Honda filano via lisce, inesorabili come le Catana… inseguite dalle blu Yamaha di Spies e di Lorenzo. Il sole picchia forte. Rientro. Anzi, vado a trovare il buon Max Temporali, che sta allo stretto, in cabina, ma almeno lì c’è l’aria condizionata. Saluto e mi presento agli amici dell’hospitality Mediaset: Meda, il Reggio, Paolone e Porta. Mi appiccicano un “TV” sul pass e procedo deciso verso la cabina commentatori. Entro in punta di piedi e mi siedo accanto a Max  e a Giulio Rangheri, rispettivamente commentatore tecnico e speaker di Mediaset Premium: è bello e rassicurante sentire le voci dei commentatori con davanti i tempi in diretta. Con i vari monitor a disposizione non sfugge niente, vedo da varie angolazioni il nuvolone di fumo dalla Suzuki di Bautista, si rende partecipi gli spettatori davanti la tv di tutto quanto accade nel magico momento dei giri in pista dei campioni della MotoGP. Entra un ospite, ne parlerò in un successivo articolo, filmo e scatto qualche foto.

Visto da dentro, all’interno. Curiosamente, anche se, oggettivamente, in questo spazio ristretto, si vive l’evento in modo quasi virtuale, da remoto, quasi si fosse in un’altra parte del mondo e non a pochi passi dalla curva Misano, ti sembra, al contrario, di viverla solo qui, la realtà della gara. Con nella testa ancora quel paradosso, saluto Max e Giulio ed esco velocemente, vado verso il motorhome Ducati. Vale deve uscire, la folla è tanta, davanti  il motorhome con le insegne del 46, ed è tutta per lui, agli altri, restano le briciole, poco più. Le famigliole, papà, mamma e bimbi  tutti in tinta rosso-giallo con i gadget firmati 46 mi fanno tenerezza. Ti accorgi che quando si dice che buona parte del pubblico non va a vedere le gare ma Valentino Rossi, qualcosa di vero c’è. Il potere mediatico di quel numero magico è ancora forte, e tira molto.

Ancora un po’ tra i nostri beniamini, si saluta l’ultimo (ma solo per questione di tempi in gara): un simpatico Tony Elias claudicante che si trascina dietro una stangona con il pompon bianco e le orecchie da coniglio nere…almeno lui si ferma a salutare e a scambiare due chiacchere prima dei giri pomeridiani.

Mi siedo nella tribuna  proprio davanti l’entrata dei box. Da lì si vede l’uscita della curva Misano con tutte le 800 che impennano prima di percorrere il breve rettilineo del traguardo. Uno spettacolo.

Mi perdo ancora nei motorhome e nelle hospitality. Enormi baracconi, bellissimi e impossibili… saluto la compagnia e un Frankie Chili incontrato fortunosamente: “ormai sono fuori dall’ambiente del motomondiale, mi fa un po’ strano girare nel paddock…”.

Esco. Nella testa rumori, colori, visi conosciuti e meno, una grande emozione nel cuore, e la voglia di tornare. Come un mal d’africa.

Massimo Bracchi

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