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BLOG-GALLERY – Danilo Petrucci: The Rain Man!

D71_9895 Troppo facile l’accostamento con il celebre film del 1988 diretto da Barry Levinson con la formidabile coppia di attori Cruise/Hoffman, si direbbe, ma tant’è… come definire un capolavoro come il secondo posto di Danilo Petrucci nell’ultimo gran premio di Silverstone in terra inglese? Consegnato alla storia.

Tutto è stato scritto e altro si scriverà sull’impresa del nostro Petrux. Noi vogliamo omaggiare il valente pilota con questa gallery inedita ed esclusiva, un Danilo Petrucci nella veste di istruttore durante gli eventi Corsidiguida.it/Motorace: paziente, professionale, competente ma sempre, comunque e fortemente….veloce!

Web-reporter and photographer: Massimo BracchiD71_9888 D71_9716 D71_0327 D71_0021 D71_9895 D71_9899 D71_1274  D71_0745D71_0018

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COME “RIMANERE IN SELLA” SALVANDO I GOMITI? TE LO SPIEGA MATTIA PASINI

Oggi, se non sfiori (o tocchi, a seconda) il gomito in curva, praticamente non sei nessuno. Almeno nel motomondiale.

Sicuramente quanto sopra detto, non riguarda noi comuni utenti della pista, ma un bello “stil novo” che ci consenta un completo controllo della nostra moto nelle curve più impegnative, ci interessa, eccome, anche perché, prese le dovute distanze, ciò che si impara in pista, si porta, parlando di sicurezza di guida, su strada, perchè, in strada, i nostri gomiti li dobbiamo invece salvare da qualsiasi contatto sull’asfalto, giusto?

Ecco quindi che noi di Corsidiguida.it, attenti come sempre alla sicurezza dei nostri allievi, abbiamo pensato bene di dedicare nel nostro programma trasmesso ogni sabato alle ore 21 e 30 sul canale 249 del digitale terrestre di DINAMICA CHANNEL, uno spazio alla guida sportiva su pista, invitando uno dei nostri istruttori, il talentuoso Mattia Pasini impegnato nel mondiale Moto 2, a spiegare visivamente come adottare la posizione in sella più corretta e redditizia, tutto questo sotto l’occhio attento, microfono in mano e telecamera al seguito, di Franco Bobbiese, già conduttore storico del motomondiale in TV.

Non avete la possibilità di vederlo? Niente paura, il vostro blogger vi ha messo a disposizione un video, meno professionale tecnicamente, ma ugualmente efficace, dove trovate tutto, ma proprio tutto, su quanto detto da Mattia Pasini durante il nostro corso in pista.

 

Nelle foto, invece, potete vedere un Pasini impegnato tra i cordoli della pista di Castelletto di Branduzzo (PV) non con una supersport dell’ultima generazione, ma alla guida di un mezzo con ridotta potenza, nello specifico un’Honda CRF 150 monocilindrica 4 tempi, messa a disposizione dal nostro simpatico “Gigi” (che salutiamo cordialmente), a dimostrazione che la classe di un pilota non si misura con il mezzo utilizzato, quindi: poche scuse e “dai de gas”, ginocchio (e gomiti) a terra ma… sempre in pista e sempre in sicurezza con Corsidiguida.it!

WEB REPORTER: Massimo Bracchi

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Talenti emergenti: Claudio Corti “il navigatore solitario”

Non si tratta di internet, neppure della guida di un catamarano alla stregua di “novello Soldini” a sfidare le impervie e perigliose acque dell’Oceano Pacifico. Piuttosto, se di navigazione del talentuoso Corti vogliamo parlare, trattasi delle acque altrettanto dure ed impervie  delle posizioni retrostanti  la classe regina del motomondiale, ovverossia la tanto voluta quanto (apparentemente) inspiegabile categoria delle CRT (acronimo di “Claiming Rule Team”. n.d.r.), che nelle intenzioni del duo DORNA e IRTA (i padroni, in pratica, del motomondiale), dovrebbero costituire una specie di anello mancante tra la stessa Motogp, costituita da prototipi,  e la SBK, categoria dichiaratamente derivata  dalla produzione di serie.

Costi contenuti, quindi, ma ridotta visibilità, perché se fa relativamente notizia (per gli addetti ai lavori o attenti appassionati delle gare) un rampante Aleix Espargarò che si avvicina ai tempi delle sorelle maggiori, certamente un Colin Edwards, che corre all’interno dello stesso team di Claudio, pur con grandi trascorsi di pilota blasonato, rischia di passare pressoché inosservato in quanto relegato costantemente a fondo classifica.

Claudio Corti, dopo un breve apprendistato in Moto 2, durante il quale si è messo in luce in situazioni dove(ad esempio in condizioni atmosferiche sfavorevoli) era il pilota a fare la differenza, ha dato prova di avere talento da vendere, e  nel 2013 sta affrontando la bella avventura della Motogp, partendo, appunto, dal gradino inferiore delle CRT, meno performanti, ma certamente idonee a formarsi una concreta esperienza all’interno del Circus della massima categoria.

Detto questo, il blog di Corsidiguida.it  ha seguito con estrema attenzione le performance del  nostro brillante istruttore durante l’ultimo evento in pista a Castelletto di Branduzzo. Le immagini della FOTOGALLERY , come sempre una esclusiva di www.corsidiguida.it , parlano da sole. Buona visione.

WEB REPORTER: Massimo Bracchi

FOTOGALLERY

 

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SCRIVONO DI NOI: il debutto in pista con Corsidiguida.it nella rubrica I RACCONTI di MOTO.IT

Il primo contatto con una pista “vera” è sempre emozionante. Se poi questa emozione viene arricchita da un menù entusiasmante come quello realizzato dagli eventi di Corsidiguida.it, diventa qualcosa di indimenticabile. Il coronamento dei sogni, magari inconfessati da tempo, di tanti motociclisti.

Un invito quindi a leggere le appassionanti e appassionate parole che compongono il racconto pubblicato dalla rivista online Moto.it, una delle più serie ed autorevoli del web. Con l’augurio che ciascuno di voi possa vivere insieme a noi le grandi emozioni così ben descritte dall’autore Marco Marangoni al quale è dedicata la foto in azione sul circuito di Castelletto di Branduzzo.

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Per chi volesse leggere il racconto completo, ecco il link dell’articolo:

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Massimo Bracchi 

Due tipi di corso, due diverse aspettative: possono convivere?

 Corso di guida in pista BASE                        Corso di guida in pista PRO

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Ancora un confronto. Questa volta tra due tipi di corso: il BASE e il PRO.

Due tipi di utenti, due diversi  obiettivi.

Certamente l’allievo del corso base non aspirava a fare un tempo strepitoso sul giro, ma, sicuramente, voleva cercare una bella emozione realizzando il sogno di girare in pista come i piloti di MotoGP, in compagnia di un campione del mondo, acquisendo, nello stesso tempo, quella sicurezza e quelle nozioni tecniche che gli mancavano, per portarle, come bagaglio di esperienza, sulle strade di tutti i giorni.

Per contro, il corso pro, dà la possibilità all’utente, per così dire, “evoluto”, di confrontarsi e misurarsi con il campione di turno, istruttore per l’occasione, magari cercando qualche staccata al limite, o provando ad eseguire qualche traiettoria diversa dal solito, cercando il tempo sul giro, e, perché no, di misurarsi con uno dei protagonisti della moto2 del 2011.

Corsidiguida.it permette questo… e altro!

 Massimo Bracchi

Istruttori di Corsidiguida.it: Guido Meda VS Roberto Locatelli

Stessa curva, due modi di affrontarla.

Grintoso, aggressivo, Guido Meda, in pista, mostra un lato poco conosciuto del suo essere un vero motociclista praticante: il suo impegno, la sua concentrazione nell’affrontare la curva, tradiscono una sconfinata passione per le due ruote, è chiara la sua intenzione ad usare la MV Brutale al limite delle possibilità che il mezzo può offrire, scaricando sull’asfalto tutto il “veleno” accumulato, in una specie di catarsi liberatoria.

Al contrario, il campione del mondo Roberto Locatelli, quale guerriero avvezzo a tante sfide sui circuiti di tutto il mondo, quasi accarezza la sua Harley, in un abbraccio distaccato, ma deciso, dominandola con la sola presenza di un carisma che non teme confronti, affidando il mezzo meccanico ad un asfalto rispettoso, ossequiante…

Massimo Bracchi

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GUIDO MEDA                                                               ROBERTO LOCATELLI

Posizione di guida

Osservate la posizione di un nostro “allievo” durante il corso PRO.

 

Davanti c’è sempre Simone Corsi, che guida la MV F4 di serie. Il pilota che state osservando in foto ha assunto una posizione di guida, in curva, praticamente perfetta.

guida,corso,moto,slider,tuta,pedane,posizione,guidaIn particolare, cliccate sulla foto per vederla meglio e notate la posizione dei piedi: la suola a contatto con la pedana interna è minima, il piede è appena appoggiato in punta, in questo modo non cerca alcun contatto con l’asfalto, contatto che è cercato e trovato invece tramite lo slider della tuta, che sfiora il suolo.Il piede destro, al contrario, ed è qui che si nota il pilota con esperienza in circuito, è appoggiato con decisione sulla pedana, questo per poter “sentire” meglio la moto, con il pedale del freno posteriore a disposizione… ma questa è un’altra storia.

 Massimo Bracchi